I lavori di DOT. Ecosistema Salute continuano.
Il moderatore e conduttore Carlo Gargiulo, segue e propone i temi da dibattere.
L’appuntamento del 20 novembre ha visto la partecipazione del Dr Domenico Crisarà, vice Segretario nazionale della FIMMG, Marco Cossolo, Presidente FEDERFAFRMA, Claudio Cricelli Segretario Nazionale SIMG, Paola Maddalena Ferrari, avvocato studio legale Ferrari.
Ancora nell’ambito degli strumenti di assistenza è emersa la necessità per il Medico di Medicina Generale di una dotazione di minima per diagnostica e screening dei propri pazienti, bene per il consulto a distanza e per la visita a distanza.
Bisogna però porre attenzione agli aspetti legali importanti, al ruolo del medico e alla formazione specifica che esso ha ricevuto nel rilevare i segni e i sintomi di malattia dal contatto con il paziente, la redazione di un referto e di una cartella clinica con tutto quello che comporta il rispetto della privacy.
Di grande importanza e valore pratico la farmacia dei servizi e la necessità di formare nuove figure professionali per integrare e adiuvare il lavoro del medico sul territorio.
Anche qui tecnologia e svecchiamento dei sistemi darebbe quella spinta necessaria al Sistema Sanitario Nazionale per il passaggio a Sistema Organizzativo Nazionale. Molto c’è da fare, di certo organizzarsi meglio è il primo importante passo per una sanità efficace.
Il sabato 21 novembre, dalle regioni, la lucida e chiara analisi dei problemi della Campania e le proposta per le possibili soluzioni da parte della Professoressa Maria Triassi.
I problemi emersi sono la prevenzione e l’assistenza di cura.
Nel primo caso, la mancanza di tamponi a risposta rapida non ha favorito la riduzione dei contagi, nel secondo, l’assistenza domiciliare che doveva essere assicurata da un sistema efficiente della medicina di Base e di altra assistenza non ha funzionato, con le conseguenze gravissime per la salute degli MMG coinvolti.
Un altro problema è rappresentato dall’ospedale, dove sebbene molti reparti siano stati trasformati in reparti COVID-19, non si è adeguata la formazione del personale sanitario (medici e infermieri) per far fronte ai bisogni del malato COVID.
La soluzione?
Tamponi rapidi per tutti, soprattutto per le comunità o chi è esposto a contatti con pubblico, e la strutturazione di equipe territoriali dimensionate alla richiesta del territorio con operatori esperti, per gestirei pazienti soprattutto da casa.
La Campania si è dotata di AFT, Aggregazioni Territoriali Funzionali, ma il COVID-19 ne ha rallentato o addirittura bloccato l’attività.
Di certo non è né utile ne efficace il commissariamento, né la risorsa della telemedicina si è potuta sfruttare a causa del ritardo nella formazione degli operatori e della mancanza di fondi per poterla applicare come si deve.
L’opinione della Professoressa Triassi è comunque quella di un uso della telemedicina a integrazione della visita in presenza non in sostituzione.
Le proposte conclusive per la creazione di un documento condiviso con 15 proposte vengono argomentate e poste in discussione dal Dr Gargiulo: