Il professor Claudio Borghi, Professore ordinario di Medicina interna e Capo dipartimento di medicina Policlinico S. Orsola-Malpighi, ha raccontato alle nostre telecamere un modo sorprendente per prevenire i rischi cardiovascolari: convivere con il nostro cane ci permette di fare attività fisica e di gestire lo stress quotidiano.
Oggi, una delle possibili strategie per migliorare il nostro profilo di rischio cardiovascolare è convivere con un animale domestico, e in particolare con il cane. A dimostrarlo sono molte evidenze, in particolare la American Heart Association, una delle società cardiologiche più importanti al mondo, la quale dimostra che la vita con il cane produce effetti straordinari in termini di prevenzione da malattie cardiovascolari.
Su quali aspetti incide positivamente la presenza del cane?
Attività fisica: il cane ci forza all’attività fisica e tutti sappiamo come la modificazione dello stile di vita e l’attività fisica rappresenti un aspetto fondamentale per la prevenzione di rischi cardiovascolari.
Aspetto psicologico: sono molte le dimostrazioni scientifiche che provano riscontri positivi sull’aspetto psicologico. Infatti convivere con il nostro cane migliora l’umore e permette di gestire conflitti e stress della vita quotidiana.
“La combinazione di esercizio fisico con una vita supportata dalla convivenza con questo nostro animale si traduce con una minore incidenza di rischi cardiovascolari” conclude il Professor Borghi.
Quali sono gli effetti collaterali della convivenza con il nostro cane?
Assolutamente nessuno! Anzi, è una terapia preventiva che non richiede aderenza e che possiede tutti quei vantaggi additivi che spesso cerchiamo nei nostri farmaci ma che troviamo con difficoltà.
La convivenza con un cane si presenta dunque una terapia fortemente consigliata da attuare al più presto, perché non presenta alcun effetto collaterale, ma solo molteplici benefici.